| finalmente riesco a trovare un attimo x scrivere qualcosa anch'io, e chiedo scusa x la latitanza come mod.
ho seguito un po' l'evolversi di questa discussione, ma gli impegni di FEMMINA non mi hanno permesso di partecipare attivamente da subito. innanzitutto penso che sia il caso di dare uno sguardo al titolo di questa discussione: "il matrimonio in una società femminista"....direi che i preconcetti in queste 6 parole sono già esorbitanti...come possiamo definire femminista la nostra società? perchè Masterplan, hai ripreso Violadelpensiero dicendo che qui si parlava di matrimonio, ma non è proprio così, visto che lo inserisci in un contesto ben particolare su cui, permettimi, ma c'è molto da discutere! torniamo un attimo alla società femminista..dove? ti chiedo, x favore, di portarmi degli esempi, oltre a quello ormai trito e ritrito della separazione. Il lavoro?bene, a parità di mansione le donne guadagnano di meno, se vuoi ti cerco i dati istat, non è una mia interpretazione, prima di essere assunta una donna deve fare i conti con matrimonio, maternità..che spesso sono motivazioni x la non assunzione. Io stessa non ho potuto partecipare ad un concorso pubblico xchè fisicamente non idonea, avevo infatti una malattia gravissima che di certo un uomo non può prendere..ero incinta! vuoi che analizziamo altri settori...non penso ce ne sia bisogno e non credo ci sia nemmeno un briciolo di femminismo in tutto questo, anzi!!
per quanto riguarda il matrimonio penso che non siano poi così tante le donne che si sposano x poi spennare il povero pollo che hanno scelto, questa è una roba da film (prima ti sposo e poi ti rovino...), certo, qualcuna ci sarà, ma penso che la percentuale non sia poi tanto distante da quella che riguarda gli uomini. le iene ci sono, sicuramente e sono proprio cattive, ma sono di entrambi i sessi! Anche in questo caso non ti parlo x opinione, ma x esperienza personale e lavorativa. Ho la fortuna di essere felicemente sposata e di avere i genitori che stanno ancora insieme dopo 36 anni di matrimonio, ma ho molti amici e conoscenti che si sono separati e faccio tirocinio di specializzazione in un consultorio familiare, dove di separazioni se ne vedono tutti i giorni...c'è di tutto, non si può generalizzare come invece sento che fai tu. Ci sono uomini splendidi che si trovano in braghe di tela, è vero, ma ci sono anche donne che si fanno in 8 x pagare i debiti del marito (maledetta comunione dei beni!!!) che le cornifica allegramente e le tratta come delle m**de...ci sono coppie che si lasciano litigando e la casa resta a lui, anche se i figli stanno con lei x decisione di entrambi, ci sono coppie in cui la casa e i figli restano a lei, ma lui paga di alimenti X I FIGLI solo il minimo di legge...una coppia di miei amici si è separata quest'anno, e nel giro di pochi mesi lui ha fatto fuori il conto cointestato, il fido che aveva in banca dove come garanti aveva lei e la famiglia di lei e non ha mai pagato gli alimenti alla moglie che aveva chiesto solo una parte del mutuo mensile x la casa che lui non ha voluto vendere (lei voleva venderla e dividere a metà il ricavato)...sono davvero tante le situazioni, e di femminismo, anche qui, non ci vedo nulla....
e non è che la convivenza risolva tutti i problemi! se con la tua compagna scegliete questa strada, bene, dovete esserne contenti voi due, del resto del mondo e delle esperienze degli altri non ve ne deve importare nulla, xchè è la vostra vita che vivete, non quella di una coppia felice sposata o di una infelice separata. Io, personalmente (e questa è un'opinione) non sono contraria alla convivenza, ma x me ho scelto il matrimonio, xchè non è la stessa cosa, non cambia solo "il contratto", ma la forma mentale con cui ci si pone, le scappatoie che ci si lasciano aperte ed il coinvolgimento totale (anche della famiglia allargata)....ma anche le convivenze finiscono...ti porto l'esempio di una persona a me cara che, dopo 25 anni di convivenza in cui ha mantenuto il partner agli studi enelle spese di coppia finchè lui non è partito con la sua attività, ha vissuto nel suo completo rispetto assecondando anche le richieste di non avere figli ed altro, una bella mattina si è sentito dire "x me non comprare nulla x pranzo, quanto torni dalla spesa e ne sarò già andato", senza spiegazioni nè preavvisi...ho volutamente usato il maschile x entrambe le persone coinvolte, a te indovinare chi è l'uomo e chi la donna in questa vicenda...
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